Elenco dei prodotti per la marca Caterina Dei

Nel 1964, Alibrando Dei sceglie di acquistare i terreni di Bossona dove viene impiantato il primo vigneto e scopre un luogo straordinario, ideale per la produzione di grandi vini rossi. Negli anni ’70 viene l’acquisto della proprietà di Martiena e della villa padronale. Sarà il 1985, anno di eccezionale vendemmia, quando la famiglia Dei esce con la sua prima bottiglia di Vino Nobile di Montepulciano.

Da oltre venti anni, è Caterina Dei l’interprete dei sapere e dei valori della sua famiglia, erede di quella tradizione agricola e vitivinicola che in Montepulciano ha avuto il suo luogo d’elezione.

Cantine Dei è un’azienda con forti radici storiche proiettata in una visione innovativa.

I vigneti di Cantine Dei sono ripartiti in cinque unità produttive: Martiena, Bossona,

La Ciarliana, La Piaggia e Cervognano, tutte privilegiate per esposizione e composizione del territorio del Vino Nobile.

I vigneti presentano caratteristiche diverse: le zone di Martiena e La Piaggia (400 mt s.l.m.) sono composte prevalentemente da sabbia e arenaria di frescoe medio impasto dal colore giallo intenso; il vigneto Bossona (400 mt s.l.m.), dal quale viene prodotto il miglior cru, è caratterizzato da uno strato di sabbia e tufo nello strato superficiale e da un sottosuolo di scheletro e fossili dal colore giallo con un ottimo drenaggio e un’ottima ventilazione; i terreni dei vigneti de La Ciarliana (300 mt. s.l.m.) hanno una composizione argillosa e calcarea dal colore bianco sporco. Cervognano (250 mt s.l.m.) ha un terreno prevalentemente tufaceo con presenza di argilla.

 

LA PREPARAZIONE DEL TERRENO

La preparazione del terreno è guidata da un profondo rispetto per la terra.

Un procedimento che attraverso la limitazione delle lavorazioni e il passaggio dei mezzi sul suolo mantiene il suolo microbiologicamente vivo.

Cantine Dei utilizza concimazioni organiche di matrice animale naturale e biologiche che vengono bilanciate in base allo sviluppo della pianta nella fase vegetativa.

Associati alle concimazioni vengono realizzati gli inerbimenti con quattro essenze, orzo, trifoglio, senape o colza. Gli inerbimenti conducono all’aumento della vitalità a livello microbiologico del suolo.

In particolare l’orzo consente di effettuare una lavorazione naturale sul terreno, il trifoglio apporta l’azoto necessario senza andare a gravare sul bilancio della vite,

la senape drena i terreni ed ha un’attività detossificante su alcuni batteri e funghi. Inoltre al momento dello sfalcio si ha l’apporto di sostanza organica e biomassa.

La scelta di non usare diserbi chimici e l’utilizzo esclusivo di rame e zolfo, accresce la vitalità stessa del suolo. In ne la gestione della chioma consente di prevenire sulle patologie della vite.

Così si arriva a produrre un vino di qualità.

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